“I sensi sono terrestri, la ragione sta for di quelli quando contempla”.
(Leonardo da Vinci)
Siamo dotati di cinque sensi, cinque piccole finestre che ci permettono di guardare fuori da quel IO.
Una di queste è l'udito. L'aria volteggia 50 o 60 volte al secondo intorno al nostro orecchio, oscillando delicatamente il timpano, il quale ci traduce i suoni. Ma contrariamente alla maggior parte degli esseri viventi, la nostra finestra sui suoni è limitata, ed è incentrata soprattutto sulla gamma di rumori che il nostro organismo è in grado di produrre. Sembra che le nostre orecchie si siano evolute soprattutto per consentirci di ascoltare noi stessi.
La finestra più grande di cui disponiamo è la vista. In questo caso non ci sintonizziamo sulle vibrazioni dell'aria, bensì su qualcosa che definiamo campi elettromagnetici.
Il nostro cervello è addestrato a ricevere le notizie da queste finestre. I nostri pensieri funzionano al meglio quando ricevono un input dagli occhi, poi dalle orecchie, dalla lingua e poi dalla pelle.
pensiamo quindi che tutto quanto è reale sia percepibile da almeno uno dei nostri sensi e che le cose che non possono essere percepite da uno o più dei nostri cinque sensi, non esistano.
Personalmente mmi sono esercitato a percepire quel che mi circonda. A volte, mentre cammino, sento qualcuno dietro e cerco di immaginare la sua fisionomia. Poi mi giro e scopro. Altre volte cerco di orientarmi di notte nei boschi oppure a sentire le fragranze di un profumo o individuare tutti gli strumenti che compongono una musica.
Il termine che usiamo per definire quel che esce dai nostri cinque sensi è intuizione.
Coltiviamo l’intuito e l’istinto
La ricchezza delle emozioni
La meraviglia del neonato, ma che pian piano scompare. Va coltivata, perche sono tante le dimensioni e noi ci fermiamo in superficie… Vedi le foglie…
L'importanza del Tempo. La pienezza dei Tempi (Gesu)
Reprimono le emozione perchè le etichettano come un comportamento infantile. Reprimendole non siamo più in ascolto con il corpo.
L'intelletto deve scendere a patti con l'intuito.