Il nostro sguardo sul mondo

Quando mio figlio era in quarta elementare, ho scoperto che sui libri di testo di italiano si parlava dei miei viaggi intorno al mondo. Tre pagine con tanto di fumetti che mi rappresentavano e domande del tipo: perché è importante viaggiare? Oppure, perché viaggiare insegna la tolleranza? Sorprese della cosa, le maestre della scuola pubblica Giorgio Franceschi mi diedero carta bianca per venire in classe due volte al mese per parlare di mondo. Ne uscì un esercizio molto interessante. All'inizio dell'anno feci fare un tema dal titolo: Cosa sogni di diventare? E le risposte furono a l'unisono: per le femmine diventare una velina, per i maschi diventare come Francesco Totti.
Decisi quindi che durante l'anno dovevo allargargli la mente, aprendo gli orizzonti della loro conoscenza e immaginazione. Tra gli esercizi feci salire uno a uno tutti in piedi sulla cattedra, per vedere le cose da altre angolature. Insegnai le pratiche di base dello Yoga e del Tai-Chi. Gli feci ascoltare i Beatles, facendo imparare a memoria le parole di Imagine e poi i pensieri di filosofi antichi e moderni. Infine, proiettai molte immagini e video delle meraviglie del mondo e ritratti di personaggi che hanno fatto la storia.
Fu così che alla fine dell'anno feci rifare il tema. Ne uscirono, per due anni consecutivi, due sorprendenti libri, con titoli di tema del tipo: 'Creerò la prima crociera per animali', oppure 'Diventerò presidente degli Stati Uniti', oppure, 'Sarò astronauta o pasticciera'.
Quest'esperienza mi ha confermato che occorre allenare la nostra mente ad allargare gli orizzonti e a guardare lontano. Più panorama si ha davanti, più vie si aprono a noi.
Sono dell'idea che è proprio verso la quinta elementare che occorra Orientare i ragazzi - Prima spugna per assorbire tutto, poi ascolto e orientamento
Nell'adolescenza scopriamo che siamo più felici quando lavoriamo con gli animali, quando cerchiamo di guarire gli altri, quando ci occupiamo delle piante o, come nel mio caso, quando dipingiamo. Improvvisamente un bambino scopre chi è e cosa deve fare. Questa scoperta può manifestarsi in cento modi diversi ma qualsiasi cosa accade dopo, qualsiasi strada si scelga nella vita, per quanto si possa diventare coinvolti nelle relazioni, nei figli, nella carriera e nel mondo del consumismo; è importante rimanere aggrappati a quel filo magico. Sii sensibile al tuo dono personale e non abbandonarlo mai. Seguendo questa sensibilità, e la tua fede in essa, continuerai a svilupparti come essere umano, perseguendo le avventure mentali, spirituali e fisiche, quali esse siano, volute dal tuo dono. Altrimenti, la perdita della consapevolezza del Sé, della propria integrità emozionale e spirituale, può divenire una fonte di profonda sofferenza.

Raramente una persona sviluppa la propria visione del mondo in modo indipendente. Pochi riescono a sfuggire ai condizionamenti della propria cultura.

Occorre avere una visione ampia. La visione ampia è insita in ogni essere umano, ognuno di noi nasce completo, con determinati pregi e difetti, ma quasi sempre con un infinito potenziale. Crescendo siamo condizionati da stimoli circoscritti, ghettittazioni della mente, messaggi pubblicitari, abitudini radicate che ci inducono a funzionare su un unico canale facendoci perdere l'illimitatezza. (Si dice che usiamo il 10%… cervello).
Con umiltà e perseveranza, possiamo connetterci a quella nostra illimitatezza. la pratica di arti orientali ci sosterranno in questo percorso

Il mondo è fatto di meraviglie. E' il nostro approccio che va migliorato.

E’ una questione di dimensione in cui si percepiscono le cose. Fermate un attimo il tempo e osservate…
La tecnologia ci sta rendendo troppo dipendenti da essa. Occorre imparare a distaccarcene. Dobbiamo trovare un’educazione alle tecnologie.

I commenti sono chiusi