Nell’era della comunicazione, siamo bombardati di notizie. Mi ricordo che all’università insegnavano che nel giornalismo, per attirare l’attenzione delle persone, occorreva usare la teoria delle quattro S: soldi, sangue, sesso, scandalo. Ebbene credo che questa sia una delle teorie più malsane della nostra società.
Siamo in una fase del mondo in cui le informazioni, di tutti i tipi, circolano ovunque, velocemente. Basti pensare al Web tutti possono scrivere e si trova tutto e l’opposto di tutto.
Abbiamo la sensazione che il mondo sia molto più brutto di prima; più drammi e più cattiveria. Ma in realtà non è così. I dati dicono che i cittadini sono più consapevoli e rispettosi verso l’ecologia. L’Europa non ha mai avuto un periodo di pace così duraturo. C’è molta più integrazione raziale. O comfort di prima necessità sono quasi ovunque.
Il punto è che leggendo i media, ci sentiamo al centro di ogni tragedia. A un tempo c’era solo l’informazione locale o nazionale. Oggi è globale.
Spetta a noi fare una cernita, selezionando le cose buone da quelle inutili o potenzialmente false e dannose. Non è facile optare per la qualità in un momento così caotico. Ma è indispensabile. Il termine qualità non si riferisce solo alle informazioni esterne ma anche alle scelte individuali, che devono essere orientate al nuovo, escludendo progressivamente gli aspetti inutili e obsoleti.
All’inizio degli anni 2000 ho creato il primo Giornale di Buone Notizie. Un bimestrale in edicola, che raccoglieva Buone Notizie, principalmente di cronaca e del non profit. Una bella sfida, che ha trovato anche apprezzamenti da parte dell’allora Capo dello Stato, il Presidente Ciampi. Ma in realtà la struttura era debole per cambiare una cultura e dopo un po' la pubblicità non ci ha più creduto. Il sito web, buonenotizie.it continua comunque ad esistere.
Esiste poi un altro danno dei media. Quando, negli anni ’90, facevo volontariato in Etiopia con la mia associazione Loako, notavo che tutti i ragazzi si ritrovavano nella capanna di chi aveva la tv per guardare le serie americane del tipo Beverly Hills, Baywatch e altri telefilm sul sogno americano. Si ritraeva la vita perfetta, con auto di lusso, gente felice, sole spiagge e la vita facile. Rifletto spesso a queste scene e mi dico che queste serie hanno danneggiato il destino di migliaia di persone, di profughi che credevano davvero nell’eldorado del capitalismo. E che, per i fortunati che non sono morti in mare, hanno poi trovato nei nostri paesi sofferenza e grandi difficoltà.
Tra le tante sfide che saremo chiamati ad affrontare in questo secolo, ci saranno sicuramente disturbi psicologici e spirituali, non sempre risolvibili con la medicina tradizionale. Disturbi che richiederanno un approccio alternativo, che rintracci la fonte del problema anziché limitarsi a guarire i sintomi.
Stiamo finalmente entrando nell’era dell’Acquario?
“Ben presto, l’Era dell’Acquario porterà grandi sconvolgimenti che faranno comprendere agli esseri umani la realtà del mondo spirituale e delle leggi che lo reggono. Ma la nuova vita che nascerà da tali sconvolgimenti, supererà qualunque immaginazione in quanto a bellezza, splendore e armonia. Tutte le creature sparse nel mondo, che lavorano in segreto alla Sua realizzazione, si ritroveranno per agire, e le fortezze dell’ignoranza, del materialismo e del dispotismo crolleranno. Vi dico questo, e sarà così: niente potrà impedire l’arrivo della nuova epoca: l’Età d’Oro”.
Omraam Mikhael Aıvanhov
Diverse correnti esoteriche e alcune figure chiave in ambito spirituale, concordano nel suddividere la storia dell’Umanità in Ere o Eoni, di cui farebbe parte anche l’Era dell’Acquario, successiva a quella dei Pesci. Le Ere, identificate con i nomi dello zodiaco, vengono calcolate in modo inverso all’oroscopo. Ognuna dura circa 2160 anni.
In realtà vi sono pareri discordanti in merito alle date perché se alcuni sostengono che l’Era dell’Acquario sia già iniziata, altri la posticipano di qualche secolo; comunque ci siamo.
Ogni Era si caratterizza per alcune qualità specifiche. A contraddistinguere l’attuale (o imminente) Era dell’Acquario sono spirito di solidarietà, nuove tecnologie, umanitarismo, apertura mentale, fallimento di sistemi obsoleti e ingiusti, propensione per la medicina alternativa e le discipline spirituali, meditazione, ricerca interiore, saggezza, consapevolezza, desiderio di libertà. Tutte caratteristiche che, com’è risaputo, ci riguardano da vicino. E che rappresentano un notevole passo avanti rispetto all’Era dei Pesci, che sta finendo, votata invece alla conoscenza di tipo mentale/razionale.
Quest’Era in arrivo riflette molti degli aspetti che contraddistinguono la società odierna, a partire dal desiderio di un risveglio interiore profondo, che trascenda la dimensione puramente mentale.